IL DALAI LAMA
INCONTRO CON TENZIN GYATSO il 14° DALAI LAMA
Un paio di immagini che raccontano del momento emozionante vissuto con l’incontro di una delegazione della nostra associazione con il premio nobel per la pace Tenzin Gyatso, meglio noto come il 14° Dalai Lama, avvenuto durante la sua visita in Italia nel dicembre 2007.
Chi é il Dalai Lama
Il Dalai Lama è la massima autorità temporale del Tibet, e presiede inoltre il governo tibetano in esilio. Inoltre è la massima autorità spirituale della scuola Gelugpa, detta dei Virtuosi, una delle scuole del Buddhismo.
L’attuale Dalai Lama
Tenzin Gyatso è nato nel 1935 a Taktser, nella provincia dell’ Amdo ed è in esilio in India dal 1959 in seguito all’occupazione cinese del Tibet (1949-1951).
Tenzin Gyatso ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1989 per la resistenza non violenta contro la Cina.
Il futuro del Dalai Lama
Malgrado la figura del Dalai Lama sia secolare e rappresenti un caposaldo per tutta la cultura buddhista tibetana, la Cina ha deciso di arrogarsi il diritto di nominare in futuro le nuove reincarnazioni di questa importante carica religiosa, prerogativa che spetta invece a soli lama tibetani.
Il primo passo da parte dei cinesi è stato compiuto nel 1995 quando rapirono la reincarnazione del Panchen Lama, identificato da Tenzin Gyatso nella persona di Gedhun Choekyi, per sostituirlo con un usurpatore nominato da loro stessi.
Dal 1995 non si hanno più notizie né del Panchen Lama, né della sua famiglia, che ufficialmente sono posti sotto la “tutela protettiva” del governo cinese.
Nel settembre 2007, la Cina ha addirittura affermato che tutti gli alti monaci tibetani dovranno essere nominati dal loro governo, e che in futuro questi dovranno eleggere il 15° Dalai Lama, sotto la supervisione del loro Panchen Lama.
In risposta a questo scenario, Tashi Wangdi, il rappresentante del 14° Dalai Lama ha affermato che le elezioni in quel caso sarebbero del tutto illegittime: ha detto
« Non si possono imporre imam o vescovi alle altre religioni »
E ancora
« la decisione di nominare lama e monaci spetta ai tibetani.
I cinesi possono usare la loro forza politica, ma le loro decisioni saranno comunque senza valore. Così è stato per l’usurpatore del Panchen Lama, così sarà per ogni carica non eletta dai tibetani. »
Lo scopo di una reincarnazione è quello di continuare l’opera della sua precedente reincarnazione. Logicamente, come l’attuale Dalai Lama è scappato dal controllo cinese, così il prossimo dovrà agire allo stesso modo.
Tenzin Gyatso ha paventato l’ipotesi che, in futuro, la nomina dei lama potrebbe essere messa ai voti, proprio come già avviene per le alte cariche di altre religioni.